Olio su tela, 1603
Inv. 940. Dalla basilica palatina di Santa Barbara.
Giovanni Baglione, rivale e poi primo biografo di Caravaggio, è con quest’ultimo tra i protagonisti del barocco romano. Nel 1603 egli realizzò per la chiesa romana del Gesù una gigantesca (era alta quasi otto metri) pala d’altare raffigurante la Risurrezione, sostituita vent’anni dopo con altra di diverso autore, quando l’altare fu intitolato all’appena canonizzato San Francesco Saverio. I due dipinti con angeli sono le parti superstiti della pala di Baglione, che è possibile siano state portate a Mantova dallo stesso artista, il quale intratteneva frequenti rapporti con il duca Ferdinando Gonzaga da lui conosciuto quando questi era cardinale a Roma.