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Ceramiche-vetrina-9

Tra le figure mariane presenti nella vetrina verrà analizzata la terracotta n. 2 che si presenta in argilla grezza lasciata col colore originario rossastro ed una leggera patinatura a cera. Il pezzo di fine Ottocento proviene dalla collezione Pesenti

La targa, predisposta per essere appesa o murata, presenta una figura di Madonna col Bambino assai consueta per la diffusione in territorio mantovano d’un modello di Luca della Robbia con varianti  e qui trattato con libertà, poiché la Vergine appare assisa a figura intera con il manto steso a coprire le estremità come su di una nube. Che si tratti di materiale elaborato con cura, è rivelato dalla presenza dello stemma predisposto che però, in assenza di connotazioni araldiche, non sembra nobiliare, ma solo decorativo.

Il prototipo da cui è tratta l’immagine, plasmata nella terracotta piuttosto rossa, di provenienza non locale, appartiene alla categoria delle Madonne “glicophilouse”, cioè in rapporto affettuoso con il Bambino, seduto sulle ginocchia a destra, sostenuto da una mano, mentre l’altra tiene un libro: una versione di grande diffusione in terracotta sia grezza sia invetriata.

I volti ovali, le membra allungate, le pieghe in ordinato drappeggio, depongono per una datazione ottocentesca, forse una riproduzione da modello tardogotico.

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Among the Marian figures in the display case, we will analyse terracotta no. 2, which is made of raw clay left in its original reddish colour and lightly coated with wax. This late 19th-century piece comes from the Pesenti collection.

The plaque, designed to be hung or mounted on a wall, features a figure of the Madonna and Child that is very common in the Mantua area, based on a model by Luca della Robbia with variations, and treated here with freedom, as the Virgin appears seated in full figure with her mantle spread out to cover her extremities as if on a cloud. The presence of the coat of arms reveals that the material has been carefully crafted. However, in the absence of heraldic connotations, it does not appear to be noble, but merely decorative.

The prototype from which the image is taken, moulded in rather red terracotta, of non-local origin, belongs to the category of “glicophilouse” Madonnas, i.e. in an affectionate relationship with the Child, seated on her right knee, supported by one hand, while the other holds a book: a widely distributed version in both raw and glazed terracotta.

The oval faces, elongated limbs and neatly draped folds suggest a 19th-century date, perhaps a reproduction of a late Gothic model.

Translated with DeepL.com (free version)

Spesa oggetto del contributo nell'ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU“ – CUP: C64H22001410004.