Il prezioso codice è noto come Messale di Barbara di Brandeburgo perché le sole insegne araldiche presenti sono quelle della moglie del marchese di Mantova Ludovico Gonzaga. Il codice nasce però prima, intorno al 1442, per il protonotario Gian Lucido
Pendente in oro e diamanti del duca Vincenzo I Gonzaga
Bottega orafa della Germania meridionale Oro, diamanti e altre gemme, smalti; 1562 Dalla basilica di Santa Barbara. Il gioiello è pervenuto ai Gonzaga come dono al futuro duca Vincenzo I in occasione del suo battesimo, da parte degli zii Alberto
Urna di Santa Barbara
Ebano, oro, argento dorato, quarzo; fine sec. XVI Dalla basilica di Santa Barbara. La fastosa urna, che si ipotizza di fabbricazione veneziana, presnta una struttura architettonica in ebano con fregi in oro, 28 colonnette tortili e 488 inserti in cristallo
Dalmatica cinese
La dalmatica, ricamata su entrambi i lati con le scene evangeliche dei “misteri gaudiosi” del rosario è parte di un parato “in terzo” comprendente la pianeta e la tunicella, su cui sono ricamati gli altri misteri. Il parato è stato
Divinità guerriera
Lo stile e particolari dell’abbigliamento rimandano ad Atena-Minerva o ad altre divinità guerriere dell’antica Grecia o dell’antica Roma; si ipotizza anche che il manufatto sia etrusco.