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Misteri del Rosario
I misteri del rosario

FRANCESCO MADONNINA  (notizie dal 1578 al 1589)

15 soggetti; olio su tela; c. 1590

Inv. 171. Dalla chiesa parrocchiale di Quingentole.

Seguendo uno schema diffuso, anche nella chiesa di Quingentole precedente l’attuale, le scenette attorniavano la pala dell’altare intitolato alla Madonna del Rosario; queste tuttavia si distinguono dalle numerose serie similari per vivacità cromatica e compositiva, indice di una notevole maturità d’espressione.

La popolare recita del rosario, pare codificata da San Domenico nel XIII secolo, si compone di preghiere intorno a quindici “misteri” che sono i fatti principali della vita di Gesù e di Maria. I fatti sono ripartiti in tre serie, disposte qui dal basso verso l’alto, con i rispettivi soggetti nell’ordine da sinistra.

Misteri gaudiosi:  L’annunciazione / Maria visita Elisabetta / Nascita di Gesù / Gesù presentato al tempio / Gesù ritrovato tra i dottori del tempio.

Misteri dolorosi:  Gesù prega nell’orto degli ulivi / E’ flagellato / E’ coronato di   spine / Sale al calvario / E’ crocifisso.

Misteri gloriosi: Gesù risorge / Gesù sale al cielo / La Pentecoste / Maria è assunta in cielo / Maria è incoronata Regina.

Poichè il rosario prevede per ogni mistero la recita di dieci Ave Maria precedute dal Padre Nostro, il rosario completo è composto da centocinquanta Ave Maria, che popolarmente sostitutivano la preghiera della liturgia delle ore, che il clero recitava settimanalmente ed era composta da centocinquanta salmi.

Nell’anno 2002 il papa San Giovanni Paolo II ha aggiunto ai 15 misteri tradizionali i cinque Misteri della luce (o Misteri luminosi), relativi alla vita pubblica di Gesù prima della Passione. Nell’ordine: Il battesimo di Gesù al Giordano / Le nozze di Cana / La proclamazione del Regno di Dio / La Trasfigurazione / L’istituzione dell’ Eucaristia.

Spesa oggetto del contributo nell'ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU“ – CUP: C64H22001410004.