1. San Giuseppe
Baptiste Nouailher; 1776
Inv. 38
Il santo è riconoscibile per il bastone fiorito che reca in mano; secondo il fantasioso racconto dei vangeli apocrifi, proprio la sua improvvisa fioritura è servita a individuarlo come lo sposo designato per la Vergine Maria.
2. Cristo in croce tra Maria e l’apostolo Giovanni
1895
Inv. 56
La placchetta a smalto, inserita in un altarolo neo-gotico in bronzo dorato, comprende le figure di tre angioletti che raccolgono in un calice il Sangue del Redentore. Sul retro è incisa una scritta che dichiara l’opera come dono del nonno a Matilde di Montesquieu nel giorno della sua Prima Comunione, il 16 maggio 1895.
3. Trittico della Natività
Samson; sec. XIX
Inv. 63
Le sei placchette, destinate a comporre un altarolo a trittico, elaborano una stampa di Martin Schongauer (1441-1491) e altre raffigurazioni del primo Cinquecento. Presentano, da sinistra, due angeli in adorazione del Bambino, la visita dei Magi e la circoncisione; in alto, Dio Padre e due angeli oranti.
4. Il Salvatore e gli apostoli
Sec. XIX (il cofanetto); sec. XVII (le figure)
Inv. 578
Cofanetto ligneo, di forme medievaleggianti, cui sono state applicate placchette a smalto raffiguranti i dodici apostoli intorno a Cristo Salvator Mundi. Sopra quest’ultimo è uno stemma non identificato, ornato di corona ducale, con la scritta IHS che sta per Jesus Hominum Salvator, cioè Gesù Salvatore degli uomini.
5. Cristo crocifisso
Inizi XVII secolo
Inv. 618
Il fondo nero è ravvivato nei bracci da decori in azzurro traslucido, come nell’esemplare identico esposto al Louvre. Il gioiello è pervenuto al Museo per donazione di Renata Scalari.
6. Gesù Cristo
Sec. XIX
Inv. 649
La forma suggerisce che la placchetta fosse parte di una più ampia composizione. Anche questa è dono di Renata Scalari.