Lo smalto è il rivestimento di lamine metalliche o di oggetti in ceramica, costituito da paste a base vetrosa di vario colore, fissate in forno a circa 990 gradi centigradi. Il rivestimento ha lo scopo di abbellire l’oggetto con scene figurate o altre decorazioni, secondo tecniche varie (cloisonné, champlevé e altre) note già nell’antico Egitto e poi praticate presso molte civiltà, con la realizzazione di stupende opere di oreficeria.

In Europa uno dei principali centri di produzione fu dal Medio Evo la città francese di Limoges, dove dal Cinquecento l’arte dello smalto fu rinnovata creando gli smalti dipinti, che godettero di universale apprezzamento specie da quando nell’Ottocento furono ripresi a Parigi dalla Maison Samson.

La collezione di smalti dipinti Limoges esposta in questa sala si deve quasi per intero (altri donatori sono segnalati) a un privato mantovano, il quale l’ha donata al Museo sul finire del Novecento. Per quantità e qualità delle opere è una delle più cospicue al mondo, e si segnala anche per la varietà delle forme adottate e dei soggetti illustrati: opere policrome e en grisaille (cioè in bianco e nero, spesso con decorazioni in oro); placchette, altaroli (molti dei quali in forma di trittici richiudibili, da viaggio), cofanetti, oggetti d’arredo (piatti, candelieri, calamai, coppe di varie dimensioni); soggetti sacri della tradizione cristiana, episodi della mitologia classica, personaggi storici, scene di vita quotidiana (caccia, agricoltura, interni domestici), riproduzioni di antichi disegni e di celebri dipinti del Rinascimento.

Sala degli smalti dipinti Limoges