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Gioiello col monogramma del Nome di Gesù

BOTTEGA ORAFA DELLA GERMANIA MERIDIONALE

Oro, diamanti e altre gemme, smalti; 1562

Dalla basilica di Santa Barbara. Inv. 196

Il gioiello è pervenuto ai Gonzaga come dono al futuro duca Vincenzo I in occasione del suo battesimo, da parte degli zii Alberto V di Baviera e Anna d’Austria. Nato come pendente da portare al collo, fu in seguito trasformato in fermaglio da piviale, con l’aggiunta di ganci, mascherati nella faccia anteriore dai due opali. Il soggetto principale della raffigurazione è, al centro in lettere gotiche, il monogramma del Nome di Gesù (IHS, con una croce sopra la lettera mediana), composto da diamanti e sormontato da corona. Al di sopra di quest’ultima è l’immagine di Dio Padre; ai lati sono un guerriero e una dama che si offrono reciprocamente un frutto; più sotto, due putti e due cavalli rampanti.

La faccia posteriore raffigura l’episodio narrato, come dichiara la scritta in basso, al capitolo 32 del libro dell’Esodo: mentre Mosè sul monte riceve da Dio le tavole della Legge, il popolo festeggia in adorazione del vitello d’oro. I soggetti delle due facce del gioiello sono tra loro in voluta contrapposizione (il vitello d’oro rappresenta una falsa fede idolatrica, mentre il Nome di Gesù esprime la fede autentica), con l’accorgimento che, nell’originaria destinazione a pendente, la falsa fede poggiava sul petto e quindi restava nascosta, mentre il soggetto del lato visibile risplende nel fulgore dell’oro e delle gemme.

Il monogramma del Nome di Gesù è stato diffuso da San Bernardino da Siena, con le tavolette di cui nel Museo è esposta questa riproduzione in marmo.

Spesa oggetto del contributo nell'ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU“ – CUP: C64H22001410004.