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Ostensori

Per esporre all’adorazione il Santissimo Sacramento, cioè l’Ostia consacrata durante la Messa, ovvero, nella fede, il Corpo di Cristo, è in uso un oggetto che la esalta ponendola al centro di una raggiera, per significare – secondo il suggerimento di San Bernardino da Siena, ripetutamente raffigurato in varie sale del Museo – che Gesù è per l’anima l’equivalente del sole per la vita terrena. L’ostensorio è spesso opera di alta oreficeria, in oro, argento, gemme varie e raffigurazioni simboliche, specie spighe e grappoli d’uva, che alludono al Pane e al Vino dell’Eucaristia.

I tre di questa vetrina esemplificano il mutare degli stili nel breve arco di tempo intercorrente tra il barocco (al centro, Ostensorio di Pozzolo, con i singolari grappoli di granati) e il neoclassicismo (a sinistra, il monumentale Ostensorio di Quingentole nel cosiddetto stile Impero); l’Ostensorio della Basilica di Santa Barbara, a destra, può essere considerato espressione di una fase intermedia.

Spesa oggetto del contributo nell'ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU“ – CUP: C64H22001410004.