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Il sogno di San Romualdo
GIUSEPPE BAZZANI

Olio su tela
c.1750
Inv. 187
Dalla chiesa parrocchiale di San Barnaba in Mantova.

Il dipinto, eseguito per la perduta chiesa camaldolese di San Marco, raffigura il santo fondatore dei monaci Camaldolesi, e anzi l’episodio che si tramanda abbia dato origine alla fondazione: Romualdo sogna una scala che da Camaldoli sale in paradiso, con i monaci che la salgono. Il libro è quello della Regola, da lui poi scritta a base dell’Ordine.
La realistica, viva figura del santo monaco biancovestito, placidamente addormentato sotto la luce lunare, lo straordinario accordo dei colori e la sapiente composizione fanno di quest’opera uno dei capolavori dell’artista, sempre e da tutti sommamente lodata. “Noi moderni preferiamo le tele fantastiche, e quel tanto di nevrastenico che vi si trova le accosta spontaneamente al gusto e allo spirito del nostro tempo: e tuttavia anche noi proviamo un senso di sollievo e di pace davanti alle serene e pacate armonie del San Romualdo” (M. Nugent).

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The dream of St Romuald

GIUSEPPE BAZZANI

Oil on canvas

c.1750

Inv. 187

From the parish church of San Barnaba in Mantua.

The painting, executed for the lost Camaldolese church of San Marco, depicts the holy founder of the Camaldolese monks, and indeed the episode that is said to have given rise to the foundation: Romualdo dreams of a staircase from Camaldoli to paradise, with monks climbing it. The book is that of the Rule, which he later wrote as the basis of the Order.

The realistic, vivid figure of the white-clad monk saint, placidly asleep under the moonlight, the extraordinary harmony of the colours and the skilful composition make this work one of the artist's masterpieces, always and by all highly praised. ‘We moderns prefer fantastic canvases, and that neurasthenic quality that is found in them spontaneously brings them closer to the taste and spirit of our time: and yet we too feel a sense of relief and peace before the serene and calm harmonies of San Romualdo’ (M. Nugent).

Spesa oggetto del contributo nell'ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU“ – CUP: C64H22001410004.