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Vulcano e Cupido
GIUSEPPE BAZZANI

Olio su tela
c. 1725
Inv. 1252
Deposito Daniela Portioli

Questo capolavoro della fase giovanile dell’artista raffigura due personaggi della mitologia greco-romana, pervenuta in varie versioni. Secondo la più nota, Vulcano (Efesto per i greci) era il dio del fuoco e della lavorazione dei metalli: di qui il maglio che tiene con la destra. Egli era il marito di Venere (Afrodite per i greci), dea della bellezza e dell’amore; da loro nacque Cupido (Eros per i greci), identificato con il dio Amore e presentato come un fanciullo alato, che con le sue frecce (di qui la faretra che regge con la sinistra) fa innamorare uomini e dei.

Spesa oggetto del contributo nell'ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU“ – CUP: C64H22001410004.